GOLDMUND – Occasus
(Western Vinyl, 2018)*
Anche l’incarnazione pianistico-minimale di Keith Kenniff (Helios, Mint Julep) acquisisce un’articolazione di contenuti tale da trascendere la sparsa rappresentazione di note ad essa connessa in gran parte dei precedenti sei dischi a nome Goldmund.
A tre anni di distanza da “Sometimes”, il pianoforte e la sua ricercata preparazione non si ergono più a protagonisti solitari di un lavoro firmato Goldmund, bensì le quindici tracce di “Occasus” si rivestono di una varietà di risonanze, minute imperfezioni e detriti analogici che amplificano in senso “orchestrale” la cornice delle concise pièce di Kenniff.
Un microcosmo sonoro popolato da brevi impulsi sintetici e frequenze avvolgenti costituisce infatti non il mero fondale sul quale è adagiato il pianoforte, bensì autentica parte integrante di un’ambience vaporosa e riflessiva, dotata di naturali potenzialità cinematiche. Da quasi tutti i brani promanano prolungate sospensioni, che trasformano attese armoniche in filigrane di note dilatate, evocative di un senso di nostalgia sottilmente tenebrosa, anzi, come da titolo, crepuscolare.
*disco della settimana dal 16 al 22 aprile 2018