OFFTHESKY – Enfolding
(Hidden Vibes, 2018)
L’idea di un avvolgente abbraccio di suono e sentimento, esplicitamente sottesa al titolo del nuovo lavoro di Jason Corder, trova perfetta corrispondenza nelle sue sette tracce, realizzate nel corso del biennio trascorso dallo splendido “Silent Went The Sea”. Dalle placide vibrazioni cinematiche di quell’opera audio-visuale trae appunto le mosse “Enfolding”, il cui materiale sonoro era stato originariamente destinato a una performance dal vivo, nel quadro di uno “sleep concert” tenutosi a Denver lo scorso anno.
Opportunamente rimaneggiata, quella combinazione di field recordings e modulazioni acustico-ambientali viene ora presentata in formato di album, mantenendone intatti compassati movimenti, appunto induttivi di dolci narcolessie. Tuttavia, l’ideale orchestra sonnolenta che esegue “Enfolding” si arricchisce brano dopo brano di elementi, spaziando da loop di frequenze dilatate ad austere torsioni d’archi, che conferiscono occasionali contorni drammatici al corso altrimenti fluido del lavoro. Il sonno scolora quindi gradualmente in memoria cosciente e nei commossi omaggi elevati in maniera esplicita in due dei brani a due compositori recentemente scomparsi, Susumu Yokota e Jóhann Jóhannsson, da interpretarsi come se l’artista statunitense avesse voluto definire per relazione la propria attuale posizione espressiva.
Tra sperimentazione sonora e moderno afflato orchestrale si colloca oggi senz’altro Jason Corder, con le sue partiture di avvolgente, elegiaco equilibrio elettro-acustico.