VIEO ABIUNGO – At Once, There Was No Horizon
(Lost Tribe Sound, 2020)
Quando William Ryan Fritch incanala la sua traboccante creatività in percorsi più inquieti e contorti rispetto a quelli delle colonne sonore e dei numerosi album a proprio nome, allora riaffiora il suo alter-ego Vieo Abiungo. Lo fa per la quinta volta in dieci anni, riprendendo un percorso del quale il prolifico musicista californiano ha ripreso le fila dopo lungo silenzio in occasione di “The Dregs” (2019); “At Once, There Was No Horizon” è tuttavia il primo lavoro organico specificamente concepito per il progetto dai tempi di “Thunder May Have Ruined The Moment” (2012).
In sei tracce densissime e di durata estesa (tra i sei e i dieci minuti), Fritch scandaglia un universo distopico nel quale bassi suoni elettro-acustici si sviluppano in pièce irregolari, costellate da pronunciate ritmiche dai frequenti connotati etnici e da mutevoli orchestrazioni di corde pizzicate, archi e fiati. La ricerca sonora di Fritch si traduce come non mai in intersezioni strumentali ambiziose, che esaltano timbriche inconsuete, plasmandole in danze armoniche, la cui deviante complessità sembra esorcizzare i tormenti di un presente incerto.
(pubblicato su Rockerilla n. 482, ottobre 2020)