EMILIE LEVIENAISE-FARROUCH
Ravage
(130701/Fat Cat, 2022)*
Dopo una parentesi che l’ha vista impegnata in particolare nelle colonne sonore, Emilie Levienaise-Farrouch riprende la propria ricerca compositiva su album. Ravage aggiunge ulteriore articolazione alle polverose dinamiche cameristiche del predecessore “Époques” (2018), che già aveva segnato un passo in avanti rispetto alla centralità pianistica del debutto “Like Water Through The Sand” (2015).
“Ravage” trae origine da un momento personale di tumultuosa sofferenza, che l’artista inglese ha incanalato in dodici brani costellati da sensazioni mutevoli, nei quali archi ed elettronica instaurano un dialogo ancora più organico con armonie pianistiche variamente scorrevoli e austere. Nonostante un’apertura che vede ancora come protagonista il pianoforte, seppure in registri densi di pathos, il lavoro si discosta ben presto da un canovaccio di linearità cameristica, presentando invece passaggi di tenebrosa stasi sintetiche e saturazioni moderatamente rumorose, in un’alternanza di tensione e romanticismo il cui esito è una toccante sequenza di immagini seppiate.
*disco della settimana dal 30 maggio al 5 giugno 2022