JAMES MURRAY
Careful Now
(Home Normal, 2022)

Nella sconfinata distesa di lavori incentrati su atmosfere, ricordi e più o meno interessanti tracce concettuali, è l’anima – ben più che le sole doti realizzative – a fare la differenza. Mai come nel caso di James Murray tale assunto è valido, sia per l’approccio estremamente sensibile dimostrato dall’artista inglese alla composizione, sia per le sue manifestazioni in lavori che fin dal punto di vista empatico risultano densi di contenuti romantici e dolcemente nostalgici.

Niente di più calzante, dunque, di una vecchia foto sbiadita dal tempo, quella di un se stesso bambino del secolo scorso, per identificare il ritorno di Murray a una produzione solista, dopo un triennio di progetti collaterali e collaborazioni varie (tra le quali Slow ReelsSilent Vigils). Senza parole, come d’abitudine, ma con un flusso di suono e di coscienza chiaramente percepibile lungo tutti i suoi quasi quaranta minuti di durata, “Careful Now” offre un affresco di delicato impressionismo della memoria, privo di sovrastrutture concettuali ma condensato in una sequenza di frequenze basse, delineate da esili texture sintetiche e ricamate da un pulviscolo sonoro morbido e avvolgente come un abbraccio.

La sensibilità melodica di Murray si manifesta in tutta la sua purezza nella modulazione di risonanze aurorali occasionalmente increspate, sublimate in una fragile ambience dal respiro “orchestrale”, che magistralmente incornicia un microcosmo al tempo stesso personale e universale, fatto di istantanee seppiate e propulsioni atmosferiche carezzevoli per mente e cuore.

http://www.jamesmurray.info/

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