THE BEAUTIFUL SCHIZOPHONIC – Belkiss
(Dynamophone, 2012)
Con le tredici miniature comprese in “Belkiss”, Jorge Mantas dimostra di voler intraprendere nuove strade con il suo progetto The Beautiful Schizophonic, già artefice di un paio di dischi di raffinatissima ambient-drone.
Come di recente Eluvium o gli Hammock, anche l’artista portoghese aggiunge per la prima volta ai suoi brani l’elemento vocale, apportato dalla cantante irlandese Sandra O’Neill. Ma se la sobria intensità delle tre tracce cantate, le cui soffuse melodie sono adagiate su cadenze pianistiche e compunti arrangiamenti d’archi, costituisce la novità più evidente di “Belkiss”, è l’interezza del suo impianto a disvelare l’evoluzione di Mantas, tanto a livello compositivo quanto sonoro.
Alla generale concisione dei bozzetti contenuti nel lavoro (solo due dei quali più lunghi di quattro minuti) corrisponde infatti un’accentuata propensione verso minimali frammenti pianistici e liquide pièce elettro-acustiche, che solo a tratti svaporano in avviluppanti derive ambientali, rifinite di una miriade di minuti detriti acustici in “Fragrance” o sfocianti nelle ottundenti modulazioni di “Prayers”.
Sotto forma di schegge di un paio di minuti di sparse note di pianoforte o di texture spettrali che sfiorano le ambientazioni di Dead Can Dance o di Piano Magic, le palpitanti sospensioni temporali di Mantas suggellano il concept della memoria in tanti efficaci soffi ambientali e scorci di astrazioni melodiche.
(pubblicato su Rockerilla n. 388, dicembre 2012)