DOUGLAS DARE – Whelm
(Erased Tapes, 2014)
Quella di Douglas Dare potrebbe essere la perfetta fusione tra lirismo cantautorale e sperimentazioni neoclassiche.
Lo si era capito nei quattro brani dell’Ep “Seven Hours” (2013), ne giunge ora conferma con un album organico, nel quale la timbrica vellutata del ventiquattrenne del Dorset si applica a un ventaglio costituito da ballate di raffinata intensità pianistica, lasciate nella loro disadorna espressività ovvero trasfigurate da profonde cadenze elettroniche e dal fondamentale contributo del batterista e produttore Fabian Prynn.
Classico e post-moderno, vibrazioni soul e afflato romantico si compenetrano nelle dieci canzoni, coese e dense di pathos, di un disco che sfugge brillantemente agli schemi.
(pubblicato su Rockerilla n. 405, maggio 2014)