BMRN – Immersion / Drift / Accretion / Shift
(Eilean, 2014)
A ennesima smentita di come gli sconfinati territori dell’ambient music contemporanea non siano in contraddizione con l’impiego di ritmi, giunge il nuovo lavoro del produttore inglese Greig Baird sotto l’alias BMRN. Pubblicata in edizione limitata dalla francese Eilean – già contraddistintasi per una serie di originali proposte sperimentali – la serie di quattro movimenti “Immersion / Drift / Accretion / Shift” introduce nel catalogo della giovane etichetta proprio l’elemento dinamico, veicolato da pulsazioni di drum machine (non a caso il primo brano, successiva a una breve intro è intitolato “Family & Drum Machines”), ma anche da cadenze spezzate che paiono derivare dai linguaggi dell’hip hop e del breakbeat.
Tali elementi in apparenza alieni convivono nella tavolozza sonora di Baird, che pigia a tavoletta sull’acceleratore delle particelle ritmiche, portando al massimo di giri brani quali “A Natural History” e “Moss Covered Technology”, ormai sconfinati in un’idm dalle parti di Cheju o port-royal, magari nella versione del side-project diamat. Proprio la miscela ambient-techno della band genovese può sovvenire nei passaggi più spinti, nei quali anche Baird mantiene espansi fondali cinematici, che affiorano in superfice nella sinuosa contemplazione aritmica di “Peninsula” e nei crepitanti paesaggi nebbiosi di “Shoreline Flights”.
Meno estrema di altre recenti commistioni con segmentati linguaggi urbani (SELA., Submerse, ma in fondo anche Greg Gives Peter Space), quella proposta da Baird aggiunge un tassello per certi versi imprevedibile al peculiare atlante di strumenti e linguaggi applicati alle infinite potenzialità della musica ambientale, che l’etichetta francese sta evidentemente provando a compilare.