GIULIO ALDINUCCI – Aer
(Dronarivm, 2014)
Uno degli esponenti dell’Archivio Italiano Paesaggi Sonori sbarca sull’etichetta specializzata Dronarivm offrendo una prospettiva del soundscaping ambientale votata all’essenza intangibile dell’aria e alle infinite ricombinazioni delle sue componenti organiche. “Aer” è il secondo lavoro sulla lunga distanza del senese Giulio Aldinucci, del quale segue di due anni il debutto “Tarsia”, a coronamento di un periodo nel quale l’iniziativa dell’Archivio non solo ha trovato sintesi in un ventaglio di collaborazioni e pubblicazioni discografiche (in particolare la recente “Dronegazers? | Italian Resonances”), ma soprattutto ha destato significative attenzioni internazionali.
Proprio a queste ultime è ascrivibile la pubblicazione da parte dell’etichetta russa delle sette tracce di “Aer”, che descrivono un viaggio sonoro sospeso a mezz’aria, nel corso dei quali Aldinucci offre una declinazione estremamente dinamica di un soundscaping non semplicemente legato alla cattura di frammenti più o meno acusmatici e irregolarità atmosferiche, bensì distillato attraverso un mutevole ventaglio di modulazioni ambientali.
I quasi tre quarti d’ora del lavoro dischiudono la scatola sonora di Aldinucci (“Intermittent Musical Box”), dalla quale promana una serie incessante di conversioni di stato e di percezione auditiva dell’elemento al quale il disco è concettualmente dedicato. L’aere attraversato dalle onde sonore è alternamente granuloso ed evanescente, pulsante di vita e incapsulato in cristalli ghiacciati, percorso da screziature ritmico-rumoriste e diluito in rarefazioni ipnotiche. Sono in particolare queste ultime, accanto all’universo di saturazioni di pezzi quali “Lampara” e “Fieno”, a introdurre nel paesaggismo sonoro di Aldinucci componenti ambient-drone cinematiche e avvolgenti.
Dal suono concreto si genera così una purezza eterea, al pari di quanto avviene con il rumore in quella “Sleep With Noise” che si eleva a plastica sintesi di un linguaggio espressivo, che in “Aer” ha trovato una delle sue rappresentazioni più vivide, complete e coinvolgenti.