MICHAEL TANNER – Nine Of Swords
(A Year In The Country, 2014)
Una trance lunga cinquantaquattro minuti, prodotta con l’impiego esclusivo di nove strumenti a percussione, costituisce l’ultima e più arcana avventura sonora di Michael Tanner. Nell’occasione, il poliedrico artista inglese ha condotto a un estremo realizzativo la sua ricerca di sonorità spettrali, capaci di evocare la tradizione inglese più risalente e intrisa di magia oscura.
Non a caso quello eseguito da Tanner in “Nine Of Swords” è una sorta di gioco dei tarocchi, attraverso il quale conferisce risonanze inusitate a una serie di piatti, cimbali e campane tibetane. Attraverso tale essenza primigenia del drone, Tanner dà voce a un coro di fantasmi al quale, nella parte narrativo-concettuale del lavoro, partecipano i soggetti e i temi evocati dal significato simbolico della carta da gioco che dà il titolo all’album: sospetti, paure, personaggi equivoci ed ecclesiastici rivivono idealmente nelle sinistre allegorie di Tanner, rese perfettamente credibili dall’effetto straniante indotto dalla fruizione anche solo di scorci parziali della lunga traccia, un po’ nenia un po’ sortilegio oscuro.
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