CAUGHT IN THE WAKE FOREVER – Under Blankets
(Fluid Audio, 2017)
Sotto il confortevole rifugio delle coperte, con lo sguardo rivolto a un cielo infinito, fosse anche soltanto quello della debole fluorescenza di stelle adesive applicate sul soffitto. L’immagine sovviene spontaneamente di fronte al titolo e al ricco artwork di “Under Blankets”, prima esplorazione in una traccia unica da parte di Fraser McGowan sotto l’alias Caught In The Wake Forever.
Non è da meno rispetto all’immaginario suggerito il contenuto dispiegato lungo l’intero brano, ideale corrispettivo sonoro della meditazione praticata da McGowan quale terapia per l’ansia nel quadro di un percorso riabilitativo da lui attraversato qualche anno addietro e culminato nel toccante “My Family Goes On Without Me” (2014). “Under Blankets” ne descrive un momento diverso, quello appunto del lavoro sull’interiorità, tradotto in suono attraverso le componenti più evanescenti del ventaglio espressivo dell’artista scozzese, che nell’occasione accantona – ma solo temporaneamente – la dimensione di fragile cantautorato slow-core e quella, pur ambientale, popolata da calde timbriche chitarristiche per abbandonarsi a frequenze sintetiche stratificate, delle cui graduali variazioni sono appunto disseminati i quasi quaranta minuti del lavoro.
La durata diventa dunque essa stessa connotato essenziale della narrazione sonora di McGowan, a sua volta improntata a un completo abbandono sensoriale, eppure funzionale alla ricerca di consapevoli suggestioni interiori.