A-SUN AMISSA – Ceremony In The Stillness
(Gizeh, 2018)
Procedendo sui binari paralleli della condivisione creativa e dell’ispessimento della grana elettrica di A-Sun Amissa, nel quarto album della sua band “aperta” Richard Knox la riconduce in maniera ancor più decisa alle proprie origini post-rock.
Come d’abitudine per il poliedrico chitarrista inglese (impegnato tra l’altro anche in Glissando e Shield Patterns), non si tratta di un ritorno calligrafico a schemi espressivi cristallizzati, bensì di una loro rideclinazione sotto i diversi profili di tempi, arrangiamenti e timbriche. Nell’occasione, l’ampia estensione dei cadenzati riverberi di Knox si coniuga di volta in volta con inserti di sax e violoncello, nonché con le spettrali risonanze organiche di Christine Ott.
Pur non mancando di dinamiche ritmiche e di progressioni in qualche caso anche alquanto impetuose, i sei lunghi brani di “Ceremony In The Stillness” puntano tuttavia in particolare sulla tensione atmosferica di prolungate vibrazioni di corde elettriche, la cui combinazione con solenni aperture di un’orchestralità obliqua riempie di significati la persistenza di un lessico riconducibile al post-rock, oggi.