MELODÍA – Small Conversations (White Paddy Mountain, 2017) Ogni volta che Federico Durand sbarca in Giappone è occasione di incontro e confronto con artisti locali con i quali condivide un approccio elettro-acustico la cui delicatezza impressionistica trova evidenti punti di convergenza con il modo di interpretare l’arte (non solo musicale) del Paese del Sol Levante….
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SATOMIMAGAE – Kemri (White Paddy Mountain, 2017)* Tre anni fa, la pubblicazione del suo secondo album “Koko” per l’etichetta sperimentale White Paddy Mountain aveva consentito la scoperta da parte di un pubblico più ampio della fragile voce folk della giapponese Satomimagae. Per quanto sorprendente fosse il contesto che allora la proponeva, il nuovo lavoro “Kemri”…
CHIHEI HATAKEYAMA + FEDERICO DURAND – Sora (White Paddy Mountain, 2017) Due anni dopo “Magical Imaginary Child“, Chihei Hatakeyama e Federico Durand tornano a modellare insieme le minute particelle sonore che, con modalità diverse, costituiscono il fulcro della ricerca elettro-acustica e ambientale di entrambi. Nelle cinque tracce di “Sora” (che in giapponese significa “cielo”), i…
ASUNA & OPITOPE – The Crepuscular Grove (White Paddy Mountain, 2016) Sensibilità acustica, delicatezza elettronica e immaginifico tocco ambientale tornano a unirsi in “The Crepuscular Grove”, secondo incontro, a sei anni di distanza dal precedente “Sunroom” (2010), tra i giapponesi Naoyuki Arashi, alias Asuna, Tomoyoshi Date e Chihei Hatakeyama, nelle vesti del loro duo Opitope….
CHIHEI HATAKEYAMA & HAKOBUNE – The Fall Rises (White Paddy Mountain, 2016) Per la seconda volta (la prima era stata “It Is, It Isn’t” , 2014) tornano a unire le loro forze creative due tra i più sensibili interpreti giapponesi dell’ambient-drone. Chihei Hatakeyama e Takahiro Yorifuji applicano alle tre lunghe tracce di “The Fall Rises” un…
CHIHEI HATAKEYAMA – Coastal Railroads In Memories (White Paddy Mountain, 2016) In pochi altri casi come in quello di “Coastal Railroads In Memories”, il contenuto concettuale o semplicemente di ispirazione delle opere ambient-drone traspare sin dal titolo e dall’artwork della loro copertina. Le cinque tracce raccolte nel lavoro di Chihei Hatakeyama altro non sono, infatti,…
CHIHEI HATAKEYAMA – Grace (White Paddy Mountain, 2016) C’era una volta un gatto che osservava con acume la specie umana, raccontandone nevrosi e stravaganze caratteriali: era quello al quale, a inizio Novecento, dava idealmente voce Natsume Soseki nel suo capolavoro “Io sono un gatto”. A quel romanzo Chihei Hatakeyama ha dedicato la prima traccia del…
RYOSUKE MIYATA – Private Cottage (White Paddy Mountain, 2016) L’osservazione ambientale della countryside offre prospettive diverse a seconda dei luoghi che ne sono oggetto: al di là di facili cliché, quella del paesaggio giapponese è popolata di vapori affascinanti e delicati frammenti naturalistici, associati ad altrettanto lievi modulazioni di chitarra e synth. Questa è la tavolozza con…
CHIHEI HATAKEYAMA – Requiem For Black Night And Earth Spiders (White Paddy Mountain, 2016) Minimalismo e lunga durata costituiscono, accanto al rumore ambientale, i terreni prediletti di ricerca sonora di Chihei Hatakeyama. Entrambi ricorrono, elevate al massimo della potenza, in “Requiem For Black Night And Earth Spiders”, tre tracce che insieme assommano oltre un’ora di…
KEN IKEDA + CHIHEI HATAKEYAMA – Moss (White Paddy Mountain, 2015) La lunga teoria di esperimenti collaborativi di Chihei Hatakeyama lo ha condotto all’incontro con il connazionale, ma da tempo residente a Londra, Ken Ikeda, autore di musica per colonne sonore che ha lavorato, tra gli altri, per David Lynch e Moriko Mori. I complementari…
HAKOBUNE & DIRK SERRIES – Obscured By Beams Of Sorrow (White Paddy Mountain, 2015) Due generazioni artistiche e due approcci alla musica ambient si fondono nell’incontro tra Dirk Serries e Takahiro Yorifuji: fondamentale precursore dell’ambient moderna il primo (basti ricordare la sua trentennale attività sotto l’alias Vidna Obmana), tra i più romantici dei nuovi manipolatori…
CHIHEI HATAKEYAMA + FEDERICO DURAND – Magical Imaginary Child (White Paddy Mountain, 2015) Sempre più intense e diffuse si fanno le frequentazioni giapponesi di Federico Durand, come del resto è naturale che sia, vista la delicatezza impressionistica e il fragile equilibrio che caratterizzano la sua peculiare tavolozza elettro-acustica. Dopo Tomoyoshi Date, con il quale condivide…
CELER – How Could You Believe Me When I Said I Loved You When You Know I’ve Been A Liar All My Life (Two Acorns / White Paddy Mountain, 2015) Da qualche tempo, Will Thomas Long ha intrapreso progetti diversi, diradando i ritmi serrati delle sue innumerevoli pubblicazioni. Sembra tuttavia che a Celer continui a riservare…
JEREMY YOUNG & AARON MARTIN – A Pulse Passes From Hand To Hand (White Paddy Mountain, 2015) Il flusso dei quattro brani che segnano la prima collaborazione tra Jeremy Young (Sontag Shogun) e l’eclettico violoncellista e compositore Aaron Martin suggerisce con chiarezza fin dalle sue prime note la traduzione in suono del concetto di realtà…
CHIHEI HATAKEYAMA – Mist (White Paddy Mountain, 2015) Nell’immaginario di naturalismo ambientale di Chihei Hatakeyama, le burrasche invernali del recente “Winter Storm” hanno lasciato spazio ai vapori di una primavera ancora timida, che avvolge il paesaggio in un’affascinante coltre nebbiosa. I sei brani di “Mist” rappresentano la traduzione in flusso sonoro puro di tale transizione…
SATOMIMAGAE – Koko (White Paddy Mountain. 2014) Non manca di destare un certo incuriosito stupore imbattersi in un lavoro di fragile cantautorato folk proveniente dal Giappone, tanto più se lo si scopre attraverso un’etichetta abitualmente fonte di sperimentazioni ambient-drone quale la White Paddy Mountain di Chihei Hatakeyama. Eppure, “Koko” è già il secondo disco di…
CHIHEI HATAKEYAMA – Winter Storm (White Paddy Mountain, 2014) Quando Chihei Hatakeyama non applica la propria articolata tavolozza di modulazioni ambientali a screziature elettroniche irregolari come in “Ghostly Garden” o a scenari di oppressiva cupezza quali quelli di “The Bull Head Emperor”, bensì la lascia libera di pervadere completamente le sue composizioni, ne rivela le…
FEDERICO DURAND – La estrella dormida (White Paddy Mountain, 2014) Il naturalismo ambientale sul quale si fondano gli intarsi elettro-acustici di Federico Durand non discende da mero solipsismo contemplativo, ma è sempre stato improntato a una dimensione relazionale. Se ciò era valido nei lavori nei quali significativa era la presenza di field recordings e frammenti…
CHIHEI HATAKEYAMA + HAKOBUNE – It Is, It Isn’t (White Paddy Mountain, 2014) Dopo quello con Will Thomas Long, immortalato lo scorso anno in “Vain Shapes And Intricate Parapets”, ecco un altro incontro artistico di Takahiro Yorifuji, altrettanto stimolante e di fatto quasi inevitabile, data l’identità del contesto geografico e la comunanza del campo di esplorazione…