UNITED BIBLE STUDIES – I Am Providence
(Jellyfant, 2012)
In un istante di pausa dai loro tanti altri progetti personali e collaborativi, Michael Tanner, Richard Moult, David Colohan e Áine O’Dwyer si sono ritrovati con i compagni di viaggio Gavin Prior, Ivan Pawle e James Rider, per riprendere le esplorazioni di mistica psichedelia folk del collettivo United Bible Studies.
La mezz’ora di arcane evocazioni su vinile 12″ di “I Am Providence” scorre come un flusso ininterrotto che trae le mosse dagli spettrali vocalizzi delle prime due tracce, nelle quali atmosfere polverose si fondo con inquietudini ancestrali in afasiche invocazioni ieratiche, per sfociare in tremule e impalpabili orchestrazioni ambientali, non a caso prossime alle derive soliste di Tanner e di Moult.
Unico brano a presentare una pur scheletrica struttura di canzone è “Tributaries Of The Styx Under Providence”, poco meno di tre minuti di risuonanti note di banjo completate dalla voce calda e visionaria di Colohan, in bilico tra canto e biascicata declamazione.
Mentre un album completo del collettivo – che pure è sempre rimasto attivo con cd-r e collaborazioni assortite – manca da “The Jonah” (2009), “I Am Providence” raccoglie le fila di buona parte di quanto realizzato nel frattempo in versione solita da molti suoi membri, materializzando per trenta minuti le atmosfere magiche e inquiete di una passeggiata tra i colori e gli spettri di brughiere sospese in un altrove spazio-temporale.
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