pleq_philippe_lamy_momentumPLEQ + PHILIPPE LAMY – Momentum
(Data Obscura, 2012)

Tra le tante collaborazioni nelle quali è solito cimentarsi Bartosz Dziadosz, alias Pleq, quella con Philippe Lamy appare destinata a divenire un sodalizio particolarmente intenso e significativo, vista la pubblicazione pressoché contemporanea di una cassetta condivisa per la russa Dronarivm e del corposo album “Momentum” per Data Obscura.

Approfondendo la ricerca sonora di entrambi, il lavoro dischiude un mondo popolato da field recordings e cupi drone, dal cui alterno ispessimento e modulazione si generano densi paesaggi che da un’ottundente uniformità si aprono a vortici avvolgenti, sferzate sintetiche e trasfigurazioni di residui armonici.
I dieci minuti dell’iniziale “Behind The Black Horizon” esemplificano già in maniera esauriente il tenore del disco, accogliendo in un immaginario dal fascino tenebroso, in seguito sviluppato nelle moderate timbriche della title track ovvero nella rumorosa  superficie della seguente “White Hole”, entrambe teorie di granulose manipolazioni lunghe quattordici minuti.

Proprio la lunghezza e le impercettibili progressioni rendono “Momentum” un lavoro ostico, incentrato su un’oscurità persistente ma non priva di fascino e di potenzialità di sviluppo, non a caso colte dai tre remix posti in coda alla sua originaria tracklist che, firmati da Machinefabriek, mise_en_scene e Yukitomo Hamasaki, portano a quasi un’ora e un quarto la durata di un disco di drone music dalla corposa consistenza di un mo(nu)mento inscalfibile dal tempo.


http://pleq.bandcamp.com/
http://www.philippe-lamy.net/

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