BENOÎT PIOULARD – Hymnal
(Kranky, 2013)
Reduce dalla collaborazione con Rafael Anton Irisarri in Orcas e da un anno trascorso in giro per l’Europa, Thomas Meluch torna a vestire gli abiti di Benoît Pioulard per sviluppare nel quarto album del suo principale progetto artistico i lasciti di entrambe le esperienze.
Dalla prima ha tratto le mosse per perfezionare ulteriormente il bilanciamento tra corpose texture elettroniche e una vena melodica espressa in minuti saggi di folk-pop indietronico da cameretta, dalla seconda ha ricavato l’ispirazione per improntare il nuovo lavoro a un senso di evocativa solennità, suscitato in lui dall’osservazione di architetture sacre del Vecchio Continente.
Le dodici tracce di “Hymnal” sintetizzano così le risultanze delle recenti derive di Meluch in una cangiante galleria di suoni, stili e suggestioni, nella quale un songwriting dai tratti melodici mai così pronunciati si innesta su un caleidoscopio di screziature elettro-acustiche, mentre limpidi arpeggi acustici scolorano in una densa ambience generata da sinuose modulazioni di toni e riverberi chitarristici.
La progressiva giustapposizione di layers e microsuoni, unita alle cadenze trasognate di ritmiche in bassa fedeltà, conferisce al lavoro movimento ipnotico e una coerenza di atmosfere che plasma la personalissima miscela di ambient e pop di “Hymnal” come un’unica sequenza onirica che travalica ogni definizione.
(pubblicato su Rockerilla n. 392, aprile 2013)