YANN TIERSEN – ∞ (Infinity)
(Mute, 2014)
Per ricavare le suggestioni per il suo ottavo disco, Yann Tiersen è tornato alle origini, in una triplice accezione: personale – per il legame alla natia terra bretone – artistica – poiché l’embrione del lavoro è stato originato da suoni di strumenti giocattolo – e infine umana, visto che i dieci brani di “∞ (Infinity)” muovono da un’idea circolarità e stratificazione, proiettata su vasta scala temporale.
Al di là del titolo, già di per sé emblematico, non è un caso che il tema portante del lavoro sia legato al mondo minerale, alla durevolezza della materia e, appunto, a quella stratificazione fedelmente rispecchiata nella costruzione dei brani, frutto di progressive aggiunte di strumenti acustici, archi e passaggi di ricca coralità.
L’abituale ampio novero di collaboratori dei quali si circonda Tiersen questa volta include Aidan Moffat (Arab Strap), il faroese Ólavur Jákupsson e le Amiina (il disco è stato registrato tra l’Islanda e l’isola bretone di Ouessan), che non solo rideclinano il tema di base nelle proprie lingue e tradizioni ma ampliano lo spettro stilistico dell’album, apportandovi frammenti di crooning inquieto, respiri di arcana magia e una briosa eleganza nordica.
Cori ariosi, vivaci propulsioni ritmiche e cartoline in forma di canzone completano così le orchestrazioni del compositore francese, tornato in grado di pennellare un (infinito) universo di suoni complesso e affascinante.
(pubblicato su Rockerilla n. 405, maggio 2014)
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