CHANTAL ACDA – Bounce Back
(Glitterhouse, 2017)
Dopo due album di straordinaria intensità e delicatezza quali “Let Your Hands Be My Guide” (2013) e “The Sparkle In Our Flaws” (2015), incastonati in una nutrita teoria di collaborazioni, Chantal Acda ha sentito che fosse arrivato il momento di fermarsi per un attimo, nel tentativo di ritrovare la necessaria coerenza tra la sua intima dimensione creativa e un’espressione invece in precedenza rifinita da arrangiamenti e accorgimenti produttivi.
Da tale esigenza hanno preso le mosse “Bounce Back”, scritto raccogliendo storie e sensazioni tratte dalle tappe dell’ultimo tour della cantautrice olandese (ma belga d’adozione artistica), in particolare da quelle svoltesi nei contesti più raccolti. Pur senza rinunciare all’apporto di altri musicisti, tra i quali va segnalato Bill Frisell, accanto ai fidati Shahzad Ismaily ed Eric Thielemans, in “Bounce Back” la Acda presenta il suo lato più discreto e spoglio, catturato in presa diretta dal produttore Phill Brown, in pressoché totale assenza di effetti e sovrastrutture.
Ne è scaturita una galleria di canzoni dalle tonalità smorzate, eppure elegantemente curate nelle rifiniture, che pongono l’accento su fiati e spunti ritmici; in tale contesto brani che crescono appena quali “Fight Back”, “Our Memories” e “Stay” recano comunque con sé tutta l’essenza di una scrittura personale, che anche in questa forma dimessa palesa la sua eccelsa miscela di forza e fragilità.
(pubblicato su Rockerilla n. 440, aprile 2017)
http://www.chantalacda.com/
Un commento Aggiungi il tuo