IAN HAWGOOD + DANNY NORBURY – Faintly Recollected
(Home Normal, 2018)*

Può considerarsi un evento raro ritrovare il nome di Danny Norbury come responsabile di un’uscita discografica, ancorché non interamente a lui riconducibile, come invece il suo unico lavoro solista “Light In August” (2009). Protagonista di innumerevoli collaborazioni, il violoncellista di Manchester è questa volta accanto a un altro artista sensibile e incline alla condivisione espressiva quale Ian Hawgood nel presentare i frutti di un dialogo minimale tra strumenti che sfocia in una dimensione sonora sospesa e impalpabile.

La storia di “Faintly Recollected” viene da lontano, innanzitutto da un’amicizia tra i due artisti, già incrociatisi in passato (ad esempio nella splendida esperienza di Black Elk), ma che nell’occasione si è tradotta in organica fusione di approcci complementari. Il vibrante violoncello di Norbury abbraccia i toni di una kalimba, processati da Hawgood, in quella che era originariamente concepita come una composizione “long form” consistente di un’unica traccia di oltre mezz’ora, adesso presentata in otto parti in seguito al lavoro di editing da parte di Stefano Guzzetti.

La concentrazione dei tempi nei singoli movimenti enfatizza la compunta solennità dell’ambience creata dai due artisti, al tempo stesso intima e riflessiva, umbratile e permeata di lieve romanticismo, come si conviene all’incontro tra due sensibilità dalle evidenti affinità elettive.

*disco della settimana dall’8 al 14 gennaio 2018

http://www.homenormal.com/
http://dannynorbury.tumblr.com/

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