VARGKVINT
Hav Reimagined
(Piano And Coffee, 2021)
L’elegante sintesi tra canzoni e atmosfera raggiunta da Sofia Nystrand nel suo “Hav” (2019) si presta in maniera del tutto naturale a essere plasmata secondo una pluralità di forme sia sonore che espressive. Non stupisce, dunque, che a due anni di distanza dalla sua pubblicazione ufficiale veda ora la luce una raccolta di versioni alternative dei suoi sette brani, letteralmente “reimmaginati” piuttosto che sottoposti a semplici remix.
La stessa scaletta di “Hav Reimagined” ricalca fedelmente quella del lavoro originale, mantenendone pertanto il medesimo iter narrativo, tuttavia amplificato e rimaneggiato, a volte in maniera significativa, nei suoni e nelle strutture. Buona parte delle nuove versioni puntano a enfatizzare gli aspetti atmosferici dei brani della musicista svedese, donandovi vaporosa profondità ambientale (“Stormen Kommer”, rivista da Lucy Claire, e “Fyr (reimagined by Bonander)”), tuttavia la tensione tra neoclassicismo e linguaggi “pop” dei brani di “Hav” ne consente anche radicali trasformazioni, attraverso l’aggiunta di elementi ad essi in origine estranei. È questo il caso, in particolare, delle dolenti vibrazioni del violino di Hoshiko Yamane su “Dösjö”, dei soffici florilegi elettro-acustici di Tim Linghaus su “Håll Mig” e delle sorprendenti accelerazioni elettroniche innestate da Klangriket e Sjors Mans su “Stormen Kommer II.”
Pur essendo, ovviamente, innegabile il filo di continuità con il disco pubblicato due anni fa, “Hav Reimagined” può a buona ragione considerarsi un lavoro a sé stante, dotato di un’identità tale da offrire una diversa prospettiva delle sinuose derive di Sofia Nystrand tra ambience dilatata e interpretazioni dal fascino sognante.