LONER DELUXE
Field Recordings
(Rusted Rail, 2021)*
In oltre un decennio di attività, Loner Deluxe è andato via via trasformandosi da solitario progetto di sperimentazione casalinga di Keith Wallace – altresì responsabile dell’etichetta Rusted Rail – in un condiviso patchwork di suoni e frammenti armonici, nel quale convivono una pluralità di spunti acustici e analogici.
Decisiva, in particolare nell’ultima parte della produzione dell’artista irlandese, è stata l’intensificazione del sodalizio con Cecilia Danell (A Lilac Decline), ormai divenuta parte integrante della band, insieme a Brian Kelly (So Cow), e il cui contributo al nuovo “Field Recordings” è ormai pressoché paritetico rispetto a quello di Wallace. A dispetto del titolo, che ne rivendica la genesi spontanea e disadorna, si tratta infatti di un album di “canzoni”, seppure stralunate e immerse in un vortice di pulsazioni, loop e detriti sonori assortiti, che non smentiscono l’originaria natura “weird” del progetto, amplificandone tuttavia in maniera le componenti di retro-futurismo pop in media fedeltà.
Il lavoro raccoglie quattordici agili miniature (tutte sotto i quattro minuti di durata) che ruotano come un caleidoscopio nel quale si susseguono con ritmo incalzante spigolose segmentazioni sonori, texture analogiche e oblique corde acustiche, completate di tanto in tanto da parti vocali dalla sorprendente vena pop. L’originaria indole sperimentale non è affatto scomparsa nel frullatore di suoni e stili proposto dal terzetto, ma anzi resta parte integrante del surreale “folk casalingo del terzo millennio” condensato in “Field Recordings” come lucida, funambolica testimonianza di un presente distopico.
*disco della settimana dal 1° al 7 marzo 2021