MATTHEW COLLINGS – Splintered Instruments
(Fluid Audio, 2013)
Dopo un paio di prestigiose collaborazioni (Talvihorros, Dag Rosenqvist, Glacis), giunge il momento del debutto solista per lo scozzese Matthew Collings, che in “Splintered Instruments” raccoglie una serie di sperimentazioni realizzate a partire da una strumentazione interamente acustica, in seguito manipolata in maniera talora molto incisiva.
Prodotto da Ben Frost (che vi partecipa al piano e ai synth nel brano d’apertura “Vasilia”), il lavoro viaggia dunque tra gli estremi di apici di rumore bianco e saturazioni droniche, alternati a momenti di quasi intatto camerismo jazzy, nei quali si distingue nettamente l’impianto di base composto da archi, ottoni, clarinetto e theremin.
Un approccio “concreto” e fulminante all’ambient.
(pubblicato su Rockerilla n. 390, febbraio 2013)