PIIPTSJILLING – Moarntiids
(Midira, 2014)
Benché il progetto Piiptsjilling conti ormai sei anni di attività, solo nell’anno in corso Rutger Zuydervelt (Machinefabriek), Mariska Baars (Soccer Committee) e i fratelli Romke e Jan Kleefstra (The Alvaret Ensemble) vi hanno impresso una significativa accelerata, doppiandone in pochi mesi la discografia fino ad allora ferma a due lavori pubblicati tra 2008 e 2011.
È piuttosto evidente che per i quattro artisti olandesi si tratta della ricombinazione dei rispettivi diversi profili sperimentali, che nelle quattro lunghe tracce (dalla durata media superiore ai dieci minuti) di “Moarntiids” si fondono in una materia sonora straniante, resa ancor più arcana dall’impiego, nelle inedite parti vocali, di una lingua ormai quasi in disuso della zona della Frisia. Con parziale eccezione di quelle della Baars su “Slykklauwers”, più che di armonie si tratta di spoken word e frammenti gravitanti tra gli altri frammenti improvvisati prodotti da chitarre, field recordings ed elettronica che insieme costellano uno spazio sonoro alieno e ipnotico.
Nel contesto collettivo di Piiptsjilling, le singole individualità dei quattro artisti scolorano in una tremula sintesi di echi, saturazioni e minute irregolarità che costruisce un soundscaping nebbioso e permeato dall’inquieto fascino di un tempo sospeso tra la persistenza del ricordo e l’estemporaneità dell’improvvisazione.