VV.AA. – Studies On Regression Of Organic Substances And Sounds
(Sounds Against Humanity, 2018)
Con la sua cura degli elementi più minuti, la ricerca sonora che si muove tra drone e soundscaping non può avere quale immagine corrispettiva più adeguata quella di un altro tipo di ricerca, quella di particelle organiche attraverso microscopi e strumenti di proiezione visuale.
A tale calzante analogia è improntata fin dal titolo la raccolta “Studies On Regression Of Organic Substances And Sounds” che, nel porre in parallelo le due pratiche, ne affida lo sviluppo a un novero di tutto rispetto di artisti italiani operanti nel campo della sperimentazione ambientale. Suono e materia – poiché suono è materia – vengono così indagati e modellati in dodici tracce che spaziano attraverso amplificate risonanze e apici di rumore, frequenze ambientali e impulsi sintetici emessi dallo spazio dell’infinitamente piccolo.
Recettori e artefici, al tempo stesso, ne è una vera e propria nazionale italiana della ricerca sonora, che include tanto veri e propri “veterani” del settore (Giulio Aldinucci, Gianluca Favaron, Edoardo Cammisa) quanto progetti di recente emersione (Tacet Tacet Tacet & 52-Hearts Whale, Vivien Le Fay & Sergio Albano), tanto sensibili esploratori dei paesaggi sonori (Rosa Maria Sarri, Carlo Giustini) quanto scultori di timbriche e distorsioni (Mothell, Vincenzo Nazzaro, Angelo Guido, Vincenzo Nava). I profili degli artisti coinvolti si possono approfondire a margine dell’ascolto – rigorosamente in cuffia – degli oltre settanta minuta della raccolta che, qualora ancora ve ne fosse bisogno, testimonia l’acutezza e la vitalità delle proposte artistiche italiane incentrate sulla ricerca di particelle sonore in incessante movimento e variazione di ampiezza.